Conservazione preventiva
Nella conservazione preventiva la tutela si attua attraverso azioni mirate al mantenimento dei beni nelle condizioni di maggior cura e di minor rischio, prevenendo l’insorgere della degradazione del materiale, allo scopo di mantenerne l’integrità fisica il più a lungo possibile nel tempo, e con essa la leggibilità e fruibilità insita nella sua natura di Bene Culturale.
La conservazione preventiva consiste di azioni rivolte indirettamente all’opera, poiché agisce sull’ambiente conservativo e sulla qualità dei materiali (arredi, supporti, contenitori…), ottimizzando i fattori che contribuiscono a prevenire il deterioramento del bene. Naturalmente tali azioni possono essere concepite solo in un ambito multidisciplinare, poiché nella formulazione di azioni sull’ambiente e di linee guida di comportamento a carattere preventivo e conservativo sono coinvolte le conoscenze della chimica e della fisica dei materiali e dell’ambiente, della biologia nonché le competenze proprie della disciplina del restauro.
L’attenzione alle problematiche conservative è una caratteristica da tempo presente in ICCD. Fin dall’inizio degli anni ‘90 sono stati acquisiti armadi refrigerati rotanti in cui sono state collocate le pellicole negative a colori e le diapositive a colori su lastra.
Agli inizi del 2000 l’ICCD ha visto la progettazione e la realizzazione di camere climatiche per l’archiviazione del materiale fotografico storico in condizioni controllate, con una particolare attenzione ai materiali utilizzati per alloggiare tali beni. Con l’evolvere delle soluzioni impiantistiche si è reso necessario riconsiderare il ruolo delle camere climatizzate, attualmente in via di definizione.
Il Gruppo di lavoro
Nel 2012 è stata formalizzata la costituzione di un Gruppo di lavoro permanente, con funzioni di indirizzo metodologico nell’ambito delle varie discipline della conservazione preventiva, a supporto delle attività, ordinarie e straordinarie, che si svolgono nell’ambito dell’area fotografica e di documentazione storica di ICCD, ISCR, ICRCPAL. Il Gruppo è formato da:
- Carlo Cacace, coordinatore del gruppo e referente per le tematiche fisico-ambientali ISCR
- Daniela Palazzi, referente per le tematiche chimiche ICCD
- Donatella Matè, referente per le tematiche biologiche ICRCPAL
- Roberta Bollati, consulente per gli aspetti conservativi e del restauro ISCR
Il Gruppo di lavoro segue le azioni di conservazione preventiva ordinarie e straordinarie negli archivi fotografici, nel museo ed in occasione di eventi espositivi di materiale fotografico sia in ICCD sia a seguito di prestito ad altre strutture.
Le azioni
L’azione di controllo sulle condizioni microclimatiche è stata affrontata installando negli ambienti indicati 25 sensori di temperatura e di umidità relativa, 11 sensori di temperatura a contatto sulle superfici dei materiali conservati, 2 anemometri per i movimenti d’ aria, 2 sensori di CO2 per la qualità dell’aria. Il sistema rileva le grandezze fisiche ogni 30 minuti e invia i dati ad un server consultabile online al fine di permettere il controllo in remoto delle condizioni microclimatiche e le elaborazioni necessarie per la valutazione degli eventuali accorgimenti tecnici da apportare all’ambiente in caso di necessità.
Inoltre, per avere conoscenza delle eventuali specie entomologiche dannose presenti all’interno dei locali deputati alla conservazione, è stato realizzato un programma di monitoraggio che ha previsto il posizionamento di trappole di tipo “passivo”, adesive, con controllo periodico ed identificazione degli esemplari catturati. Queste indagini consentono anche di verificare la presenza di insetti o dei loro resti che possono costituire un problema sanitario per gli addetti al settore.
A tali controlli si aggiungono i monitoraggi e le indagini chimico-fisiche mirate alla caratterizzazione e al riscontro dello stato di conservazione dei beni.
Collaborazioni e consulenze
Il Gruppo di lavoro è disponibile a collaborare con istituzioni di settore e già annovera accordi con importanti istituzioni culturali, quali ad esempio il Dipartimento di Scienze per i Beni Culturali (DISBEC) del l’Università della Tuscia e l’American Academy in Rome.
Per richiedere informazioni sulle problematiche specifiche ci si può rivolgere ai componenti del Gruppo; per proporre eventuali accordi di collaborazione si può indirizzare una richiesta alla Direzione ICCD: ic-cd.direttore@beniculturali.it