Affresco staccato - Figura di Santo
| ||
 | ||
ApprofondimentiDescrizioneOriginariamente allocato nella Chiesa di Sant'Antonio Abate di Erice, dove, unitamente ad altri andati perduti, adornava uno dei piedritti dell'arco ogivale che separa le campate dell'aula, l’affresco fu staccato nel novembre del 1955 per essere ricomposto nei suoi frammenti presso il Museo Regionale Pepoli di Trapani ad opera del Colalucci. Sicuramente legato ad un ambito artistico schiettamente bizantino, l’opera dovrebbe collocarsi tra la fine del XII secolo e gli inizi del successivo, per quanto la particolare foggia del copricapo abbia suggerito l’ipotesi di una sua realizzazione intorno alla fine del XIV secolo. Significativamente lacunosa e con alcune parti trattate a rigatino, l'immagine mostra un Santo benedicente con la mano destra mentre con la sinistra regge l’impugnatura di una spada o, più probabilmente, un rotulo. Benché il volto e, parzialmente, le mani siano rifatti, egli mantiene la compostezza tipica dell’iconografia bizantina. La vistosa lacuna evidente al centro nella parte bassa risale probabilmente alla collocazione, nel XVI secolo, di un'acquasantiera. Rispetto ad altri dipinti presenti a Mazara del Vallo e a Marsala questo affresco presenta una più intensa vivacità cromatica ed una fluidità della linea di contorno che lasciano supporre un’origine “colta”, opera di un ignoto pittore di formazione bizantina, appartenente a quella schiera di artisti la cui circolazione presso i monasteri italo-greci di Sicilia e Calabria è stata ampiamente comprovata. Bibliografia
|
