Ciclo musivo - Cappella Palatina

Palazzo dei Normanni - Interno della Cappella Palatina
  • Soggetto: episodi dell'Antico Testamento; Episodi della vita di Gesł Cristo
  • Materia e tecnica: mosaico
  • Cronologia: secoli XII-XIV
  • Collocazione: Cappella palatina - Palazzo Reale detto "Palazzo dei Normanni" - Palermo (Palermo)
Palazzo dei Normanni - Crociera della Cappella PalatinaPalazzo dei Normanni - Cupola della Cappella Palatina01_I01Palazzo dei Normanni - Cupola della Cappella Palatina

Descrizione

Incoronato re di Sicilia nel 1130, Ruggero volle che con grande celerità venisse realizzata la chiesa di palazzo, come di fatto avvenne dal momento che già due anni dopo essa era già stata ultimata e nel 1143, come attesta un’iscrizione del tamburo della cupola, anche la ricchissima decorazione musiva era stata completata. Non è difficile immaginare quanto arduo fosse il lavoro delle maestranze bizantine, costrette ad adattarsi all’architettura fatimita, caratterizzata da una concezione dello spazio ben diversa dalla loro. I risultati furono comunque straordinari, stante la riuscitissima fusione di elementi architettonici e decorativi. Il soffitto ligneo, alveolato e riccamente intagliato con stalattiti pendenti, è decorato con pitture a tempera tipicamente arabe. Al sommo della cupola si staglia il busto di Gesù Cristo Pantocrator benedicente, racchiuso in un cerchio dorato ed attorniato da quattro Arcangeli recanti il labaro ed il globo crociato e da quattro Angeli quasi inclinati, tutti raffigurati in un anello vasto quanto l’imbotte della cupola stessa. Ai margini del tamburo si incontrano otto figure di profeti mentre altri sei riempiono i tondi che decorano il campo sopra le arcate di sostegno della cupola. Nelle nicchie angolari sono i Quattro Evangelisti che si alternano con David, Salomone, Zaccaria e Battista, a rappresentazione della Chiesa nelle due fasi dell’aspettazione e della realizzazione, dunque dell’Antico e del Nuovo Testamento.

La parete meridionale del transetto è integralmente occupata dalla raffigurazione degli Episodi della vita di Gesù Cristo introdotti dalla Assunzione della Madonna e dalla Pentecoste, rappresentate sulle volte a botte di rinfianco laterale della cupola, in corrispondenza della protesis e del diaconicon, nonché dall’Annunciazione e dalla Presentazione al tempio. Sulla parete si individuano: Il Sogno di Giuseppe, la Fuga in Egitto, il Battesimo di Gesù, la Trasfigurazione di Gesù, la Resurrezione di Lazzaro, e l’Ingresso di Gesù a Gerusalemme. Sulla parete al di sopra dell’absidiola della protesis è raffigurata la Madonna Odigitria fronteggiata, sulla parete opposta, da tre sante della chiesa greca, notevolmente rimaneggiate.

Sulla parete antistante dinanzi a quella con gli Episodi della vita di Gesù Cristo si dispongono, allineati, i Dottori e i Santi della chiesa greca. Nei medaglioni degli intradossi delle arcate longitudinali si trovano Santi guerrieri e di sangue reale mentre in quelli dell’intradosso dell’arcata trionfale sono raffigurati Santi dotati della virtù della guarigione miracolosa.

Al 1840, ad opera di Rosario Riolo, risale la scena con San Giovanni nel deserto. Delle figurazioni dell’abside centrale rimangono il Gesù Cristo Pantocrator benedicente e poche tracce della sottostante fascia dato che le restanti risalgono al XIX secolo, frutto del lungo restauro operato dall’aretino Cardini. Nel catino della protesis l’originario San Pietro fu sostituito nel secolo XVI dalla figura di Sant’Andrea e anche il Gesù Cristo Pantocrator ed il San Paolo sono opera più recente, probabili sostituzioni di una Madonna orante che insolitamente manca nel complesso musivo.

Dei tre nuclei principali della decorazione della Cappella, il più avanzato è certamente quello absidale, successivo a quello di Cefalù; il più antico, aulico ed ornatissimo è quello della cupola; il gruppo intermedio, coevo alle decorazioni della Martorana, sembra preludere a diverse figurazioni di Cefalù.

In ogni caso il linguaggio artistico è del tutto autonomo rispetto agli altri cicli musivi.

Bibliografia

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