.Egnazia. Basilica episcopale, mosaico pavimentale
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Ubicazione/Come arrivareS.S. 379 Informazioni TuristicheI pavimenti musivi, rinvenuti ad Egnazia nelle basiliche paleocristiane, sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Egnazia; attualmente sono in esposizione nelle sale del museo solo due pannelli dei mosaici paleocristiani DescrizioneIl sito archeologico di Egnazia conserva le vestigia dell’antica città di Gnathia, la cui lunga storia si snoda dall’età del Bronzo all’altomedioevo. Gli scavi hanno messo in evidenza soprattutto la fase romana e tardoantica del sito, in cui sono visibili, tra l’altro, due basiliche paleocristiane. Dalla più antica (V secolo), nota come basilica episcopale, provengono i resti di un pavimento musivo a tessere quadrate in nero, bianco e rosso. La decorazione è di tipo essenzialmente geometrico con cornici a motivi vegetali; in uno dei pannelli è visibile un kantharos stilizzato; una cornice realizzata in tessere di colore rosso delimita i pannelli. Un mosaico pavimentale proviene anche dalla basilica più tarda (basilica meridionale, VI secolo) ma sembra essere pertinente ad un precedente edificio databile al IV/ V secolo; è in opus tessellatum composto da piccole tessere quadrate policrome che disegnano delle losanghe a cui si collegano motivi vegetali. I mosaici delle basiliche sono stati asportati in corso di scavo, restaurati e conservati nel museo di Egnazia. Riferimento alla scheda di catalogo di tipo OA (opera d’arte): NCTN scheda: 1600000005, 1600000006 Cronologiasecc. V/ VI BibliografiaE. Lattanzi, La nuova basilica paleocristiana di Egnazia, in «Vetera Christianorum» 12, 1975, pp. 143-150; R. Moreno Cassano, Mosaici paleocristiani di Puglia, in «Mélanges de l’École Française de Rome. Antiquité» 88, 1976, pp. 315-317. |
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