.Schede di catalogo


Il monitoraggio del patrimonio culturale italiano ha avuto un notevole incremento negli ultimi anni grazie all’azione sistematica di catalogazione svolta dalle Soprintendenze territoriali, secondo le direttive e gli standard elaborati dall’ICCD.

La sistematica della catalogazione ha inoltre sviluppato nel tempo un insieme di metodologie che ben si prestano alla conoscenza integrata del territorio con le sue risorse da valorizzare, grazie anche all’adozione di strumenti informatici sempre più avanzati che consentono la correlazione e l’integrazione dei dati, fornendo in tal modo un quadro organico del patrimonio culturale in tutte le sue componenti e le relazioni con il contesto di riferimento.

In questa ottica è stato elaborato il Sistema Informativo Generale per il Catalogo (SIGEC) che rappresenta lo strumento più avanzato per la gestione della banca dati del patrimonio culturale italiano, in grado di correlare i beni in base alle loro relazioni e di georeferenziarli, articolandoli in una struttura complessa in cui le singole componenti possono essere analizzate nel dettaglio e individuate nelle loro reti relazionali, fornendo altresì un quadro d’insieme delle realtà in oggetto. La disponibilità di un simile strumento informatico, di prossima diffusione a livello nazionale, è l’elemento su cui è stato fondato lo svolgimento delle attività catalografiche previste in progetto i cui esiti sono concretizzati in distinti prodotti divulgativi con finalità e target differenziati connessi ad appositi strumenti di comunicazione: un DVD dal titolo Itinerari Culturali del Medioevo Pugliese. Catalogo multimediale, un Documentario digitale Viaggio nella Puglia del Medioevo, un volume a stampa Mosaici medievali in Puglia e il presente Sito web, lavori tutti che hanno utilizzato comunque come fonti primarie i dati raccolti attraverso le attività di catalogazione e documentazione.

La rilevante quantità di dati disponibili attraverso le schede di catalogo con la relativa documentazione grafica, fotografica e planimetrica è stata accuratamente selezionata e rielaborata secondo gli standard di qualità “Minerva” per rendere fruibili sul web tali conoscenze ad un bacino di utenza quanto più ampio possibile.

Sono state pertanto estratte dalle schede solo le informazioni utili per la divulgazione e ne è stato semplificato il linguaggio con l’eliminazione dei tecnicismi e operando una sintesi dei dati al fine di fornire un quadro riassuntivo della storia e delle caratteristiche strutturali del bene, oltre alle informazioni utili per la sua localizzazione e accessibilità.

Chi fosse interessato ad acquisire i dati catalografici completi dei Beni Culturali oggetto dello studio può farne richiesta presso gli Uffici Catalogo delle Soprintendenze territoriali pugliesi. Nelle schede divulgative si è scelto di riportare il numero di catalogo generale attribuito al Bene in fase di catalogazione al fine di risalire alla scheda di catalogo originale.

Tutte le schede selezionate o prodotte per l’attuazione di questo progetto sono state importate nel polo SIGEC della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia e saranno presto consultabili presso il CED appositamente attrezzato.

 

Sedi presso cui è possibile la consultazione degli archivi catalografici della Puglia

 

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia

Isolato 49. Via Dottula – 70122 Bari

 

Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio delle Province di Bari e Foggia

Castello Svevo. Piazza Federico II di Svevia, 4 - 70122 Bari

 

Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Bari e Foggia

Ex convento di San Francesco alla Scarpa. Via Pier l'Eremita, 25/1 - 70122 Bari

 

Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia

Ex convento di S. Domenico. Via Duomo, 33 - 74100 Taranto