DescrizioneRimangono al presente soltanto una torre all’estremità nordovest (m 7,50 x 6,50), brandelli della cinta di mura che chiudeva la corte nel senso della lunghezza, e, opposti a sud-est, i resti di un grande edificio, indicato tradizionalmente come palatium, su cui si aprono finestre e portali a sesto acuto e tutto sesto. È composto da due corpi quadrangolari adiacenti, il maggiore dei quali suddiviso all’interno da un muro di spina, tuttora leggibile; esso presenta strette affinità con contemporanei edifici, di fine XIII - inizi XIV secolo, quali il castello di Montalbano, la chiesa di Santa Maria della Valle ed il convento di San Francesco di Paternò. Il paramento murario di questo corpo principale è costituito da pietrame, laterizi, malta e blocchi di varia pezzatura, strutturata a fasce orizzontali parallele separate da una sottile linea continua di laterizi. Cronologia delle principali fasi storico-costruttiveNon precisabile; Giuseppe Agnello datò le strutture superstiti ad età federiciana. Bibliografia essenziale - Agnello G., L’architettura civile e religiosa in Sicilia in età sveva, 1961, pp. 119-138;
- Amico V., Dizionario topografico della Sicilia, trad. e ann. da Di Marzo G., 1856, II, pp. 407-411;
- Bruschi A., Miarelli Mariani G., Architettura sveva nell'Italia meridionale. Repertorio dei castelli federiciani, 1975, pp. 136-139;
- Maurici F., Castelli medievali in Sicilia. Dai bizantini ai normanni, 1992, p. 358;
- Pirri R., Sicilia sacra disquisitionibus et notitiis illustrata, 1733, I, p. 495;
- Terranova C., I Castelli Peloritani del versante tirrenico, 1991, pp. 16-17.
- Travagliato G., Rometta, in “Castelli medievali di Sicilia”, 2001, pp. 265-266.
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