.Otranto. Cattedrale di S. Maria Assunta, mosaico pavimentale
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Ubicazione/Come arrivarepiazza Basilica Informazioni Turistichela chiesa è aperta tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00; l’apertura pomeridiana è dalle 15.00 alle 19.00 nel periodo estivo, dalle 15.00 alle 17 in quello invernale DescrizioneAll’interno della cattedrale di Otranto (1088) si può ammirare una delle opere d'arte più note ed affascinanti del patrimonio culturale pugliese: il pavimento a mosaico che ricopre interamente la cattedrale, realizzato in tessere policrome di calcare locale durissimo. Un’iscrizione nella parte inferiore del mosaico rende noto il nome dell’autore, Pantaleone, monaco dell'abbazia di S. Nicola di Casole, che ne ideò il disegno e ne coordinò l’esecuzione tra il 1163 e il 1166. Il pavimento è realizzato in opus tesselatum, a tessere per lo più quadrate, in calcare locale dalla ricca policromia, con inserzione di tessere in pasta vitrea di vari colori. Stilisticamente le figure sono delineate in maniera piuttosto schematizzata ed irregolare, campite in maniera poco ordinata; di grande effetto, invece, la ricerca cromatica. I molti rimaneggiamenti subiti e gli eventi legati alla distruzione della città ad opera dei Turchi nel 1480 non ne hanno sostanzialmente alterato il grandioso schema compositivo che crea un grande tappeto a ricoprire la navata centrale, l’abside ed il transetto. Il Ciclo dei Mesi e dello Zodiaco, le scene del Vecchio Testamento con la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso, l'offerta di Caino e Abele e l'uccisione di quest'ultimo, le rotae con personaggi biblici e animali, il Ciclo di Giona, il tema biblico con Sansone sul dorso del leone, il ciclo cavalleresco di Artù ed altri episodi tratti dal ciclo carolingio e bretone, sono solo alcune delle tante raffigurazioni che riempiono la composizione, unificate dal grande Albero della Vita, tema centrale dell’opera. Riferimento alla scheda di catalogo di tipo A (bene architettonico): NCTN scheda: 1600007220 Riferimento alla scheda di catalogo di tipo OA (opera d’arte): NCTN scheda: 1600000013 Cronologia1163-1166 BibliografiaG. Bellisario, Re Artu nel mosaico di Otranto, Lecce, 2001; M. Ciccuto, Segni di una precoce figurazione volgare nel mosaico pavimentale del duomo di Otranto, in M. Santagata, A. Stussi (a cura di), Studi per Umberto Carpi. Un saluto da alievi e colleghi, ETS, Pisa 2000, pp. 291-298; M. d'Elia, Il mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto. Cronaca di un restauro, in «Quaderni Medievali, 3 (1977), pp. 121-131; G. Gianfreda, Il mosaico di Otranto : biblioteca medievale in immagini; introduzione di Herve A. Cavallera, Lecce 1992; ID., La musica nel mosaico di Otranto, Lecce1996; ID., Otranto : il mosaico pavimentale della cattedrale, 12. secolo, Galatina 1997; ID., Basilica cattedrale: architettura e mosaico, Lecce 1998; C. Ribotti, A. Monte, Il mosaico dell'Albero della vita in Otranto. Nuovi ritrovamenti e problemi di conservazione, in Atti del III Colloquio AISCOM (Roma 5-7 dicembre 1994), a cura di I. Bragantini - F. Guidobaldi, Bordighera 1995, pp. 569–578; C. Settis Frugoni, Per la lettura del mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto, in «Bollettino dell'Istituto Italiano per il Medioevo e Archivio Muratoriano», LXXXII, pp. 243-270; C. von Ungruh, Zur Ikonographie von Apokalypsekommetaren: das Apsisbodenmosaik der Kathedrale von Otranto, in «Concilium medii aevi», 3, 2000, pp.59-82. C.A. Willemsen, L'enigma di Otranto, Galatina, 1980. |
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